mercoledì 8 aprile 2009

PET THERAPY

UN WEIMARANER COMPAGNO DI SCUOLA.
La nostra passione per gli animali domestici risponde a un bisogno di amore incondizionato. Gli animali, con la loro grande capacità di attaccamento e la loro fedeltà, ci procurano una grande dose di affetto e così diventano lo strumento terapeutico, di stimolazione sensoriale che conduce la persona a uno stato di autenticità. Cercare l’autenticità degli individui nei processi di apprendimento e di formazione educativa, è uno degli obiettivi importanti da realizzare a scuola, dove il fanciullo vive, cresce e si forma, e può vedere la propria vita segnata anche dalla presenza di un animale. L’Istituto Comprensivo “Capuana” di Piazza Armerina (Enna), da sempre attento ad inserire interventi stimolanti ed alternativi per la formazione dei suoi alunni, ha attivato un progetto educativo assistito dagli animali, nello specifico un’ AAE, un programma avente obiettivi predefiniti in cui la presenza degli specialisti e dell’animale è parte integrante del trattamento. Il progetto, che ho realizzato come pedagogista e cinofila, con l’importante ausilio della psicologa-psicoterapeuta Parrinello Costanza, è stato ideato per gli alunni iscritti alla prima e seconda classe media secondaria dell' istituto.



La loro partecipazione è stata piena di gioia e di entusiasmo, ci ha coinvolti piacevolmente, l’apprendimento è stato motivato dalla presenza del cane e l’aspettativa è cresciuta ad ogni incontro, proprio per la voglia di relazionarsi con l’animale presente in aula. Partendo da un’attenta analisi dei problemi degli alunni, siamo riusciti a incrementare le interazioni verbali tra i membri del gruppo, le capacità attentive, riuscire a svolgere in maniera competente un compito assegnato, sperimentare lo stare insieme ad altri diversi da noi, ridurre l’ansia e aumentare l’autostima.



Il compagno di scuola che ci ha aiutato a realizzare gli obiettivi dell’intervento, è stato il cane di razza weimaraner, appositamente preparato per incontri zooterapeutici. I ragazzi lo hanno da subito sentito vicino a loro, anche perché porta un nome che è quasi una provocazione e che piace molto ai giovani, “Mortal Combat”. Il suo aspetto affascinante ed elegante, tipico della razza, ha fatto immediatamente la sua parte e poi, il suo calore corporeo, la sua dolcezza e la sua presenza non giudicante, ci ha permesso ogni tipo di contatto sul piano emozionale. Il bello del lavoro insieme ad un cane, è riuscire a capire gli istinti dell’animale e fidarci della sua natura, sarà lui ad indicarci il modo corretto per agire.




Il weimaraner, ancora poco diffuso nell’addestramento di dog-therapy, ha mostrato di essere un cane non solo adatto ad essere addestrato quale abile cacciatore, ma anche fedele compagno di attività tese allo sviluppo positivo delle relazioni sociali, fondamentali per l’individuo e per la società. La versatilità è infatti una delle caratteristiche della razza, è adatto ad ogni tipo di impiego non solo nel campo venatorio, ma anche in quelle legate alla prosocialità. Vorrei chiudere questo articolo con le parole di una famosa allevatrice inglese “ Non esistono esseri umani perfetti, né tanto meno esistono cani perfetti ma tutti i cani sono speciali, l’importante è capire di avere un cane per le giuste ragioni”.
Dott.ssa Elisabetta Parrinello








PIU' CHE UNA PASSIONE...


1 commento:

danythebest ha detto...

ke fortuna quei ragazzi.Sarebbe una cosa fantastica x me ke amo i cani fare 1 lezione cn 1 cane